Cardio in palestra: prima o dopo l’allenamento?

Spesso, in palestra, si sente parlare di allenamento cardiovascolare: corsa, bicicletta o ellittica. È giusto farli prima o dopo l'attività anaerobica? Proviamo a dare una risposta.

Supponiamo che il tuo obiettivo sia quello di perdere grasso, costruire muscoli o, in generale, curare il tuo aspetto fisico. Leggendo su siti o riviste, hai deciso di optare per un allenamento prevalentemente aerobico, con intense sessioni di corsa o camminata veloce e 1-2 volte alla settimana di pesi e macchine anaerobiche.

Ora, mettiamo che tu abbia deciso di svolgere entrambi gli allenamenti nello stesso giorno come parte di un’unica sessione giornaliera. In questo scenario, c’è una domanda alla quale rispondere: quando fare cardio? Prima o dopo l’allenamento? In un piccolo sondaggio interno e pubblicato sulle nostre stories del profilo Instagram, la maggior parte delle persone ha risposto “dopo”.

Hanno ragione? Questa domanda è volutamente “posta male”, poiché non ci sono sufficienti dati per dare una risposta più “corretta” dell’altra. Per provare a fornire una spiegazione dettagliata dobbiamo, al solito, fare un passo indietro.

Per semplificare, potremmo definire “cardio” tutte quelle attività che allenano il sistema cardiopolmonare (sistema aerobico centrale), al contrario di quelle che mirano, invece, allo sviluppo muscolare (sistema aerobico periferico).

In pratica, parliamo degli allenamenti aerobici: ciclismo, nuoto, canottaggio e corsa di fondo e mezzo-fondo e, in generale, di tutti quei movimenti ciclici a bassa intensità e a lunga durata. Nel caso delle palestre, rientrano tutti gli attrezzi cardio a disposizione: la corsa sul tapis roulant, la cyclette, le ellittiche o i vogatori.

Se il tuo obiettivo è migliorare le componenti cardiovascolari del tuo corpo e la resistenza allo sforzo come, ad esempio, nella corsa di fondo, l'allenamento "cardio" andrebbe considerato come un allenamento separato dagli altri.

L’allenamento “cardio” andrebbe inteso come un allenamento a sé stante? Se l’obiettivo che ti sei posto è quello di migliorare le componenti cardiovascolari del tuo corpo e le prestazioni in termini, ad esempio, di resistenza nella corsa di fondo, la risposta è SI: andrebbe considerato come un allenamento separato dagli altri.

Al contrario, se vuoi inserire una sessione “cardio” all’interno di un allenamento con i pesi, allora sarebbe più utile eseguirla DOPO l’allenamento.

Per la stragrande maggioranza delle persone che frequentano la Sala Pesi, una seduta di tipo “cardio” viene svolta prevalentemente come riscaldamento o defaticamento al termine dell’attività anaerobica.

Per questo motivo, in una sessione mista cardio-pesi, la corsa o la camminata dovrebbero essere svolte alla fine.

Normalmente, il più classico dei motivi che spinge le persone ad accumulare minuti sui tappeti delle palestre è il fantomatico “brucia-grassi”: vero, un movimento a bassa intensità e a lunga durata utilizza i grassi come metabolismo energetico. Il problema è che il nostro corpo impiega parecchio tempo a passare da un tipo di combustibile ad un altro.

Quali sono gli obiettivi più comuni relativi all’allenamento in palestra? Costruire muscoli e perdere grasso.

In entrambi i casi, specie nella costruzione della muscolatura, la sessione “cardio” è puramente facoltativa. Per un obiettivo come la perdita di grasso corporeo, invece, il “cardio” è sì importante ma deve essere associato ad una dieta specifica ed equilibrata.

Normalmente, il più classico dei motivi che spinge le persone ad accumulare minuti sui tappeti delle palestre è il fantomatico “brucia-grassi”: vero, un movimento a bassa intensità e a lunga durata utilizza i grassi come metabolismo energetico. Il problema è che il nostro corpo impiega parecchio tempo a passare da un tipo di combustibile ad un altro.

All’inizio di ogni movimento, i nostri muscoli utilizzano ATP (adenosiltrifosfato, una molecola ad alto contenuto di energia) per circa 6-8 secondi. Esaurite le riserve disponibili, ne crea altre partendo dagli zuccheri fino ai 2-5 minuti.

Questo processo avviene in assenza di ossigeno e causa fatica. Solo quando il corpo capisce che il movimento effettuato è abbastanza leggero da essere affrontato senza troppa richiesta energetica, inizia a bruciare grassi in presenza di ossigeno. Al crescere dell’allenamento, questo processo avverrà più velocemente.

Un allenamento anaerobico consuma gran parte delle riserve di glicogeno (zuccheri) e nel passaggio ad un allenamento di tipo aerobico, il corpo cambierà metabolismo energetico più rapidamente. Questo consentirà di passare meno tempo sul tapis roulant.

Un allenamento anaerobico, infatti, consuma gran parte delle riserve di glicogeno (zuccheri) e nel passaggio ad un allenamento di tipo aerobico, il corpo cambia metabolismo energetico più rapidamente. Questo consente di passare meno tempo sul tapis roulant.

Un allenamento “cardio” di 10 minuti, prima di uno con i pesi, è un ottimo metodo per preparare il sistema cardiovascolare al prossimo workout. Se protratto, invece, stancherà i muscoli e si otterrà l’effetto contrario.

Ci dimentichiamo spesso di allenare cuore e fiato, ma questi sono la cilindrata del nostro motore. Più è alta, più la potenza erogata sarà alta. E in più, è un ottimo metodo per stare in salute. Un’abitudine da fare nostra, ma senza esagerare o strafare.

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